ROME ART WEEK 2019
GARDEN MISNAKEFOTOGRAFIE VIDEO E MUSICA DI PATRIZIA GENOVESI
OPEN STUDIO
via di Villa Belardi, 18 – 00154 Roma (RM).
Info stampa.controcanto@gmail.com
APERTURA
Visita guidata: Venerdì 8 novembre ore 18.30
Apertura dal 27 ottobre al 15 novembre su prenotazione
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ROME ART WEEK 2019
GARDEN MISNAKE
Fotografia video e musica di Patrizia Genovesi
a cura di Loredana De Pace
Mordi e sarai come Dio ! Sibila la serpe dell’Eden. Ed Eva cede alle sue lusinghe.
L’inganno presto è svelato: la conoscenza promessa dall’aspide dischiude ai due disobbedienti – Adamo ed Eva – il mondo del sapere inteso come esperienza diretta del bene e del male.
Tradimento, subdolo inganno o opportunità di vivere la completezza dell’esistenza non più come inconsapevoli involucri nudi, ma come esseri umani scienti che costruiscono il proprio sapere e vivere nel mondo, stratificando il bene e il male acquisiti.
La visione dell’artista
Ecco quindi che, nella visione della fotografa milanese Patrizia Genovesi, Eva non è più acerrima nemica del serpente ma dialoga con lui in modo paritario, consapevole delle possibilità, in un giardino che non è più solo quello dell’Eden.
Le conseguenza della scelta
Tuttavia, la presa di coscienza del sapere inizialmente disorienta, stordisce per l’immensa quantità di informazioni tradotte dall’intelligenza umana, e per l’inevitabile introspezione a cui conduce. Quindi, l’Eden diventa un giardino aspro che conserva solo a tratti la sua natura di luogo accogliente, perde colore e si fa algido paesaggio dentro cui ritrovare la propria collocazione. L’esposizione è strutturata come sorta di “abbraccio gelido” in cui imparare a sostare senza tremare. Al centro dell’abbraccio campeggia Eva, una pala d’altare in cui domina con i simboli universalmente riconosciuti che ora non la intimoriscono, al contrario, ha imparato a gestirli, governarli, e ci guarda fiera, sensuale, presente a sé stessa… in una parola, consapevole.
Il giardino
Il giardino è la scenografia di tutta l’esposizione e rimane anche dopo lo svelamento dell’inganno perché in forma circolare le esistenze partono da esso e ritornano in esso, per il Giudizio Universale, se ce ne sarà mai uno, Eva ora saprà difendersi.
Dentro questo nuovo giardino, dopo il morso alla mela, non smetterà più di esistere la consapevolezza del bene e del male che scorrerà nel “fiume di morte” dell’ingenuità primordiale, colmo di esperienza multiforme.
In definitiva, riuscire a superare l’inverno del dubbio e delle incertezze, porta di nuovo al giardino, stavolta totalizzante, invasivo, colorato, ricco, libero: la sovrapposizione delle esperienze, ormai assodate, fa tornare il colore e il calore.
La nuova Eva
Piedi per terra, sguardo diretto, completezza: Eva è nuova, bellissima e completa.
DELLA NOSTRA PENA
“Invero signore, vi fu un tempo in cui tale “uomo”, avendo l’opportunità di incontrare un serpentone antico, si fece da costui tentare non sapendo quale fosse la reale differenza tra capire e comprendere.
Credeva infatti che bastasse rendere noto all’intelletto il funzionamento di ogni moto per discernere.
Fu un errore etimologico direi: egli pensò bastasse capire quanto in realtà doveva essere compreso, ovvero carpito dall’intelletto per poi essere portato dentro di sé, sperimentato, agito, sofferto e scelto.
Fu così che la comprensione del bene e del male divenne esperienza. Ed egli si trovò a mala pena a distinguere quale fosse il suo piacere.
Né gli offrì la serpe libagioni e regni, ma solo l’opportunità, la mera opportunità di decidere per se stesso”. Patrizia Genovesi
Fotografa professionista, video artist, docente di fotografia e di fotografia cinematografica, divulgatrice di materie artistiche. Patrizia Genovesi è una presenza significativa nel panorama della fotografia contemporanea e della video arte. La qualità dell’immagine e l’equilibrio della composizione, profondamente influenzati dalla grande tradizione pittorica italiana, il fascino per la tecnologia e la ricerca di contaminazioni e di sinergie tra arti diverse posizionano il suo lavoro tra i più interessanti di questo periodo.
Partendo da una formazione scientifica, Patrizia Genovesi alimenta il suo eclettismo e la sua sensibilità artistica con uno studio ininterrotto. Per la fotografia annovera tra i suoi maestri Leonard Freed, Richard Kalvar e Moises Samam dell’ agenzia internazionale Magnum Photos. Studia storia dell’arte e musica, acquisisce altre abilità come sceneggiatrice cinematografica con il regista Mario Monicelli e lo scrittore vincitore del Premio Strega Domenico Starnone, studia regia teatrale con l’argentino Renzo Casali dell’Actor Studio. A partire dagli anni 2000 collabora per la realizzazione di dirette e servizi documentari con televisioni, radio e testate giornalistiche. Le sue fotografie di premi Nobel, tra cui Rita Levi-Montalcini, John Nash, Richard Ernst, Robert Mundell, e Frank Wilczeck, sono state pubblicate sul sito dall’Organizzazione del Premio Nobel di Stoccolma. I suoi ritratti del fotografo Leonard Freed della Magnum Photos sono parte della collezione permanente del Musèe de la Photographie di Charleroi (Belgio). I suoi ritratti di importanti pittori americani dell’Accademia Fiorentina contemporanei, tra cui Ramiro, Nelson White e Ben Fenske, sono stati esposti dalla Grenning Gallery di New York e fanno parte della collezione. Il suo progetto multimediale Arte e Scienza e’ stato presentato al Ministero degli Affari Esteri a Roma come evento centrale per la serata inaugurale della riunione degli Ambasciatori Italiani nel Mondo.Il suo lavoro fotografico sul matematico Andrew Wiles è stato pubblicato dalla Shinchoscha. I suoi ritratti di Rita Levi-Montalcini sono esposti a Kamienna Gora (Polonia) nel corso delle celebrazioni per il premio Nobel Victor Hamburger e fanno ancora parte della collezione. Un suo ritratto di Frank Wilczeck è pubblicato dal MIT di Boston. Patrizia Genovesi partecipa quest’anno al World Press Photo. Oggi è attiva nella progettazione, creazione e organizzazione di eventi, installazioni video fotografiche e mostre che sfruttano le sinergie tra la fotografia ed altri linguaggi espressivi comunemente pensati distanti, come la musica sinfonica ed operistica, la tecnologia digitale e l’architettura. Tali eventi, che si rivolgono ad un pubblico moderno e aperto, sono stati presentati con successo in varie sedi in Italia e all’estero, compresi spazi istituzionali, aeroporti e biblioteche pubbliche. E’ inoltre attiva nella formazione professionale ed accademica e nella divulgazione della cultura fotografica attraverso seminari e conferenze sui principali temi inerenti il mondo dell’immagine. Patrizia Genovesi è rappresentata negli Stati Uniti dalla Grenning Gallery di New York. Collabora attivamente con l’Università degli Studi Roma Tre con la quale realizza progetti e Masterclass. Patrizia Genovesi è una fotografa certificata da Google.
Loredana De Pace è giornalista pubblicista, curatrice indipendente e, quando sente di avere qualcosa da dire, anche fotografa. Scrive da
quindici anni per la testata FOTO Cult – Tecnica e Cultura della Fotografia. Ha collaborato con vari media on line dedicati alla cultura e alla fotografia. Cura l’archivio dell’autrice Gina “Alessandra” Sangermano e il percorso autoriale di numerosi fotografi. Partecipa a giurie di premi nazionali e internazionali e letture portfolio. Collabora con associazioni culturali nell’organizzazione di eventi e conferenze sulla fotografia e partecipa alla realizzazione di progetti editoriali. Insieme alla regista Rossella Viti, ha ideato e curato Territori latenti, percorso all’interno del progetto di residenza Verdecoprente, con l’obiettivo di valorizzare nuove prospettive di ricerca personale, di azione e visione intorno all’immagine fotografica, per lo stesso autore e per il suo fruitore, invitati all’esperienza di un “nuovo paesaggio da abitare”. Come fotografa, ha esposto i reportage El pueblo de Salinas, Ecuador: il piccolo gigante (2011) che è anche un libro con introduzione di Luis Sepúlveda, i progetti personali Sono un cielo nuvoloso (2014, Galleria Interzone-Roma), Qualcosa è cambiato (Priverno, 2017). Nel 2017 ha scritto il libro TUTTO PER UNA RAGIONE. Dieci riflessioni sulla fotografia, per i tipi di emuse.
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