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I documenti sono temporaneamente a disposizione ad esclusivo scopo di studio e vengono aggiornati periodicamente.
Non sono scaricabili né riproducibili integralmente o in parte su qualsiasi supporto. Il diritto d’autore appartiene ai relativi autori.
Le immagini di terzi sono ad uso critico e sono deteriorate.
FOTOGRAFI MUSICISTI
Stefano Sabene
Vi propongo l’opera di un musicista, direttore d’orchestra, fotografo. Esplora la relazione tra musica e fotografia attraverso un’opera rigorosa ma sperimentale.
Oltre al contenuto vi propongo un metodo per esplorare l’opera di un’ artista. Ho applicato la stessa metodologia per entrambi i testi. Dopo l’ascolto vi racconterò alcuni dettagli sul metodo.
FOTOGRAFI
Michele Di Donato
Vi propongo l’opera di un fotografo multiforme, che usa le immagini a servizio del suo racconto. Esplora la tecnica perchè risponda pienamente al suo intento, raccontare in maniera efficace un contenuto difficile, che solo l’arte può mediare.
GRANDI FOTOGRAFI
Sebastião Salgado
Vi propongo un mio studio critico su Salgado, ne ritrae i punti salienti dell’opera e della vita.
GRANDI FOTOGRAFI
Sebastião Salgado
Salgado è in arrivo al MAXXI di Roma con un’imponente lavoro fotografico con importanti contributi musicali, dedicato alla sensibilizzazione della comunità internazionale sui devastanti effetti che la politica brasiliana sta avendo sulle comunità indigene dell’Amazonia a causa del COVID-19.
Salgado è considerato il più grande fotografo vivente, la sua grande capacità tecnica , la sua sensibilità umana e artistica e il suo impegno sociale supportati da una profonda conoscenza degli argomenti dei quali si occupa, hanno prodotti i lavori di reportage più significativi degli ultimi trent’anni. Vi propongo questo video perchè vi permette di conoscere meglio la persona e il suo pensiero.
FOTOGRAFI
Carlo Traini
Vi propongo l’ascolto di un podcast che ho dedicato a Carlo Traini. E’ un fotografo che ha un percorso particolare, nel quale molti di voi si potranno riconoscere. Partito dall’analogico, da una fotografia tradizionale, sceglie oggi come strumento per realizzare le sue immagini il cellulare.
Molti lo fanno per semplicità, o perchè amano la post produzione standardizzata delle APP, o perchè non vogliono investire in una macchina fotografica professionale o non vogliono investire nella loro formazione. Vii lascio alla mia riflessione sul suo lavoro.
PODCAST
DIRITTO ALLA FOTOGRAFIA
PODCAST
GIOVANNI GASTEL
Dedico questo podcast al grande fotografo Giovanni Gastel, scomparso il 13 marzo 2021 a causa del Covid-19
I MIEI SITI DI RIFERIMENTO
Un sito molto interessante è YOUPIC
Si tratta di un sito interessante per condividere immagini e per avere il “polso” sul tipo di fotografie che vengono prodotte in quest’ultimo periodo. Intendiamoci, c’è di tutto, ma vale la pena navigarlo per capire meglio quello che funziona e quello che si produce. Non è un sito d’arte.
PODCAST
L’USO DELL’ISTOGRAMMA
DIDATTICA
INTRODUZIONE ALLA CREAZIONE DI UN PROGETTO FOTOGRAFICO
PARTE I
Questo intervento costituisce la prima parte dell’introduzione ad un argomento interessante ed articolato che riguarda la concezione e l’organizzazione di un progetto fotografico professionale.
Un fotografo può creare un progetto, per esempio a partire da una commissione, da un’idea, da un’intuizione.
Bisogna “stare” per un po’ di tempo con la propria intuizione, scoprire se è abbastanza forte per tracciare un percorso e, se ha gambe, per andare lontano.
Quella che spesso chiamiamo idea a volte è solo una trovata, o un pretesto.
Un’idea per essere tale va approfondita e organizzata.
Ogni progetto è un viaggio, bisogna essere convinti per affrontarlo e per arrivare in fondo. Una volta verificata l’idea, “pesate” se veramente sia importante per voi, perché sarà la motivazione che sosterrà il vostro viaggio. Verificate se abbia un interesse per altri e quindi possa essere stampata su una rivista, venduta, o esposta, o possa diventare un libro.
Terminate queste ed altre valutazioni inizia una fase progettuale.
Quale sarà il contenuto delle vostre immagini? Scrivete un abstract di 10 righe.
Il vostro progetto risponde ad una domanda? Per esempio un tema di attualità o un bando?
Quando tempo potrete dedicare a questo progetto? Qual è la vostra dead line? Quante immagini buone decidete di dover avere per poterlo considerare completo? Siete in grado di portarlo avanti da soli o avete bisogno di altre persone o di mezzi nuovi? Vi serve uno sponsor? Un luogo dove esporre? Dei contatti per proprio?
Avete modo di procurarvi permessi e liberatorie? Avete l’attrezzatura necessaria? Avete un budget da spendere per i provini?
Sarà a colori o in bianco e nero? In quale formato?
Se non volete rispondere a queste tra le altre tante domande che conducono verso un progetto professionale, forse volete sentirvi liberi di scattare quando e come volete senza vincoli di alcun genere,… allora scattate e lasciate perdere per un po’ l’idea del progetto (anche se naturalmente le risposte arrivano via via e possono cambiare nel corso del tempo). Quando e se arriverete un giorno ad avere un cospicuo numero di buone foto su un tema, potrete pensare di strutturarlo.
Se invece state decidendo di impegnarvi in maniera sistematica e avete un piccolo budget da dedicare a questo, potrebbe essere utile farvi affiancare da un professionista che, nelle varie fasi, vi aiuti a strutturare il percorso.
Trovate professionisti che, oltre ad insegnare o essere giornalisti, o editor di settore, sappiano fotografare davvero bene. Negli ultimi 10 anni gli “esperti” sono sorti come i funghi e le associazioni fotografiche e le scuole ne sono piene. Hanno curricula chilometrici ma non troverete all’atto pratico nessun riscontro di alto livello. Fate attenzione insomma a non sprecare tempo e danaro. Prendetevi tutto il tempo che vi serve per fare ricerche.
Se volete mandarmi osservazioni su questa prima parte scrivete a stampa.controcanto@gmail.com
INTRODUZIONE ALLA CREAZIONE DI UN PROGETTO FOTOGRAFICO
PARTE II
DIDATTICA
LE LUNGHE ESPOSIZIONI
Esporre una fotografia per un periodo prolungato consente di ottenere effetti interessanti. Oggi è anche molto di moda.
Vi mostro due fotografie nelle quali ho utilizzato una diversa creatività.
Nelle visione marina la lunga esposizione mi ha consentito di riprendere il lento movimento dell’acqua in assenza di vento. Il contrasto è creato con l’immobilità dello scoglio. La luce è suggestiva perchè la ripresa è fatta al calar del sole. Particolarità che non si trova quasi mai nelle lunghe esposizioni perchè bisogna sapere cogliere i pochissimi momenti nei quali i due effetti non si annullano.
Nella seconda immagine, scattata alla modella, l’effetto della lunga esposizione è duplice perchè si unisce il movimento della modella che danza al movimento asincrono del velo, ma nel calcolo dei tempi ho dovuto mantenere il volto leggibile. Gli effetti colorimetrici sono ottenuti attraverso il bilanciamento del bianco e del profilo colore.
Le fotografie non sono post prodotte.
Queste due immagini sono state scattate in condizioni totalmente diverse. Il notturno ha richiesto un tempo di 30 secondi e nessun filtro. Il movimento dell’acqua era quasi impercettibile. L’esposizione non doveva essere troppo prolungata per catturare la luna.
L’acqua poco dopo il tramonto è stata invece scattata a mano, senza appoggio e con un tempo di 15 secondi. Occorre avere una mano molto ferma ed essere totalmente stabile. Le immagini sono senza filtri ND e senza post produzione.
Q&A
I riflessi parassiti.
L’uso della ring light.
Occhiali e riflessi.
GUIDA
ALL’ANALISI DI UN FOTOGRAFO
Herb Ritts
Herbert Ritts nasce aLos Angeles nel 1952 muore nel dicembre 2002, è stato un fotografo e regista statunitense. i suoi lavori, prevalentemente ritratti in bianco e nero si ispirano allo stile della scultura della Grecia classica. Alcune delle sue opere più famose son nudi maschili e femminili nello stile definito fotografia glamour.
Agli inizi della sua carriera non utilizzò mai alcun accorgimento tecnico, nemmeno luci che non fossero quella solare e il suo stile semplice è estremamente semplice. E’ giudicato uno dei migliori fotografi di moda dello scorso secolo.
Ricaviamo alcuni elementi ricorrenti formali e non stilistici di Herb Ritts, sono ricorrenti, non vincolanti e naturalmente non sono gli unici. Vi invito a cercare la sua produzione e ad aggiungere ed annotare le vostre osservazioni.
- Le immagini sono prevalentemente in bianco e nero
- Il fondo è più chiaro del soggetto in primo piano
- Il soggetto occupa la maggior parte dell’inquadratura ed è dotato di forte equilibrio
- Viene enfatizzato l’aspetto grafico e della forma
- Viene enfatizzata la plasticità del corpo fino a fare sembrare il soggetto una scultura
- Il fotografo sembra cercare la perfezione formale
- Il fotografo ritrae l’attimo di un movimento
- Tende ad nascondere le mani del soggetto
- Richiede al soggetto l’estensione del collo e spesso della schiena.
- Quando il soggetto è ritratto frontalmente guarda lo spettatore
- Il soggetto sembra avere un legame col fotografo, anche temporaneo ma intenso
- Il soggetto è coinvolto nello scatto
- … continua le osservazioni. Identificando via via in modo sempre più profondo gli aspetti formali di un artista, si può, usando anche intuito e sensibilità, arrivare a comprendere una parte significativa del suo stile.
- Per comprendere un fotografo, ammesso che si voglia, perché non lo do per scontato, è utile ed interessante conoscerne la vita e il percorso.
Per gli approfondimenti vi rimando alle masterclass che trovate sui miei Podcast.
ESERCIZI
Questi esercizi sono suggeriti e non sono obbligatori. Se vorrete eseguirli e mandarmeli sono disposta ad editarli. Spedite le immagini attraverso wetransfer alla e-mail stampa.controcanto@gmail.com. Non devono pesare più di 1 mb ciascuno.
- Racconta con 20 scatti un ambiente della tua casa come se fossi una persona alta 50 cm.
- Racconta con 20 scatti un ambiente della tua casa dal punto di vista di un bambino di 3 anni.
- Racconta con 30 scatti una giornata dal punto di vista di un extra terrestre non ben indentificato che è appena atterrato sul nostro pianeta.
- Scatta 20 fotografie a un uovo.
- Fotografa tante serrature e crea un’unica composizione.
- Fotografa 20 oggetti rossi.
- Crea uno scatto surreale con un significato politico.
- Crea uno scatto surreale con un significato intimista.
- Crea uno scatto inquietante.
- Racconta la notte.
- Descrivi in 10 scatti la paura di attraversare la strada.
- Descrivi con 10 scatti la solitudine.
La pittura e la fotografia, come abbiamo detto, sono legate da un antico patto che non avrà mai fine. La fotografia deve la sua tecnica di composizione e molti dei suoi contenuti alla pittura. Salvator Dalì è uno dei grandi surrealisti del 900. Pittore, scultore, fotografo, cineasta e virtuoso disegnatore. La domanda che vale la pena porsi riguarda non tanto il perchè del suo successo, che è abbastanza ovvio, ma i pilastri del suo stile e il significato dei suoi contenuti. Che cosa un fotografo oggi può imparare da Dalì? Intanto vi lascio con la domanda…
Q&A
LA GESTIONE DEI RIFLESSI
Il Q&A sono quesiti che vengono via via posti da tutti gli allievi del PhotoCoaching. Non sono ovviamente dei corsi completi, ma danno risposte precise a domande prevalentemente tecniche. Via via possono essere arricchiti da ulteriori approfondimenti quando gli utenti mi scrivono aggiungono ulteriori richieste.
Parte I
Parte II
I MIEI SITI
SITO IN EVIDENZA
Il sito che vi propongo rappresenta una vera svolta per chi voglia conoscere la tendenza delle ricerche intorno ad argomenti specifici. Si chiama AnswerThePublic
Potete sottoporre al sito una chiave di ricerca ed immediatamente vi verrano dati i risultati delle parole chiave principali intorno alla vostra parola, con tanto di report e di grafici.
Con questa metodologia potrete seguire “il polso” del web per tutti gli argomenti che riguardano la fotografia e non solo, e se siete del settore, schedulare interventi o articoli di tendenza. Utilissimo.
GABRIELE BASILICO
Vi propongo un fotografo, Gabriele Basilico, di stampo molto diverso da quello di Fontana, sul quale avete appena completato l’esercizio.
E’ più facile comprendere i sofisticati processi della costruzione fotografica procedendo per opposti. La nostra mente viene stimolata dalla diversità, viceversa si impigrisce e spesso il fotografo si considera “arrivato” pensa già di sapere o di aver capito quando non è così. Gabriele Basilico è uno di quei fotografi che sono stati considerati una pietra miliare nella storia della fotografia. Formato come architetto prosegue per tutta la vita la sua sperimentazione guidato da interesse e passione per i contenuti dei suoi foto racconti. Le sue immagini sono reportage e da molti sono considerate arte.
All’interno della sua vasta opera di riflessione sulle trasformazioni dei territori urbanizzati nel passaggio dall’era industriale a quella postindustriale, occupa un posto centrale il tema della città come complesso e raffinato prodotto dell’economia e della storia
Basilico è stato guidato nella sua opera da una passione sincera per le architetture e tutti i manufatti che nel tempo hanno dato forma alle città, egli ha scelto il rigore dello stile documentario. Ha raccontato nei suoi lavori il processo di stratificazione e ibridazione che modella le città. Vi propongo una sua fotografia di Milano per ripetere l’esercizio che vi ho affidato su Fontana. Stavolta l’immagine che avete davanti è in bianco e nero, ma soprattutto l’uomo che l’ha scattata è diverso.
Con davanti l’immagine ripetete l’esercizio. Dopo aver terminato l’osservazione e risposto alle domande, possibilmente scrivendo le risposte in modo da poterle verificare successivamente, rispondete ad altre due domande:
Se mi fossi trovata/o in quella piazza da che angolo visuale avrei scattato quella fotografia?
Descrivi l’impressione che hai avuto di Gabriele Basilico con 4 aggettivi
Descrivi l’impressione che hai avuto di Franco Fontana con 4 aggettivi
ANALISI DI UN’IMMAGINE
______________________
- Che cosa ti colpisce di questa fotografia
- Che cosa vedi in questa fotografia
- Che cosa c’è in questa fotografia
- Quali sono i colori che ti colpiscono
- Quali sono i colori presenti, elencali
- Quanti toni cogli per ciascun colore
- Qual è il centro d’attenzione dell’immagine
- Quali e quanti sono i piani di profondità
- Osserva le forme e descrivile
- Noti una prevalenza di rotondità o di linee?
- Dove sono i punti di fuga?
- A quale altezza stava il fotografo?
- Quanti piani di fuoco osservi?
- Descrivi la scena in due righe
- Che situazione atmosferica c’era quando la foto è stata scattata?
- Qual è il tipo di luce?
- Qual è il colore della luce?
- Le ombre sono profonde e scure?
- Vedi una ricchezza tonale?
- Che situazione descrive il fotografo?
- In che posto si trova secondo te?
- Questa fotografia ti respinge o ti invita ad entrare?
- Che cosa ambienteresti in questa fotografia?
- Pensi che sia difficile scattare una fotografia analoga?
- Che tipo di persone scatterebbe questa fotografia?
- Pensi sia stata manipolata digitalmente?
- Ti piace questa fotografia?
- Quali emozioni ti suscita?
ESERCIZIO
FRANCO FONTANA
______________________
Vi propongo un esercizio fondamentale che vi aiuta ad analizzare le immagini superando la visione distratta e preconcetta con la quale siamo abituati a guardare le fotografie.
L’osservazione e l’analisi sono alla base della capacità di scattare foto significative e soddisfacenti.
Se poi volete sapere qualcosa in più su queste immagini e sul suo autore seguite questo link
L’ esercizio vi richiede concentrazione, carta e penna per annotare le risposte. Prestate molta attenzione al senso della domanda.
- Che cosa ti colpisce di questa fotografia
- Che cosa vedi in questa fotografia
- Che cosa c’è in questa fotografia
- Quali sono i colori che ti colpiscono
- Quali sono i colori presenti, elencali
- Quanti toni cogli per ciascun colore
- Qual è il centro d’attenzione dell’immagine
- Quali e quanti sono i piani di profondità
- Osserva le forme e descrivile
- Noti una prevalenza di rotondità o di linee?
- Dove sono i punti di fuga?
- A quale altezza stava il fotografo?
- Quanti piani di fuoco osservi?
- Descrivi la scena in due righe
- Che situazione atmosferica c’era quando la foto è stata scattata?
- Qual è il tipo di luce?
- Qual è il colore della luce?
- Le ombre sono profonde e scure?
- Vedi una ricchezza tonale?
- Che situazione descrive il fotografo?
- In che posto si trova secondo te?
- Questa fotografia ti respinge o ti invita ad entrare?
- Che cosa ambienteresti in questa fotografia?
- Pensi che sia difficile scattare una fotografia analoga?
- Che tipo di persone scatterebbe questa fotografia?
- Pensi sia stata manipolata digitalmente?
- Ti piace questa fotografia?
- Quali emozioni ti suscita?
Q&A
L’USO DEL FLASH
TOOLS
LA CAMERA OSCURA
Alcuni artisti a partire dal 1500 l’hanno utilizzata per semplificare l’organizzazione della prospettiva, ma lo strumento non consentiva la memorizzazione dell’immagine, cosa che è stata scoperta nell’800 grazie all’applicazione di un procedimento chimico. Solo a pochi anni il supporto di memorizzazione è diventato elettronico e questo ha permesso una crescita esponenziale delle applicazioni della macchina digitale. Riporto un testo fondamentale per approfondire l’argomento.
Più volte ho trasmesso agli allievi parte del mio metodo di studio dando loro informazioni che derivano dalla mia particolare mappa concettuale.
Perché dico “particolare”? Per due importanti ragioni. Punto 1- ho una formazione tecnico scientifica, una formazione artistica e una formazione nell’ambito della comunicazione. I miei studi si basano su questo inusuale… mix. Punto 2 sono dislessica “vera” con tutto quello che ne deriva. Non mi riferisco solo alle peculiarità poco ordinarie di lettura e scrittura, ma alla rappresentazione concettuale che ho dei fenomeni.
Sto preparando un intervento sulla fotografia concettuale e sul surrealismo. Ho pensato di fornirvi via via alcuni testi di studio. Una bibliografia sull’argomento. Molti di voi mi hanno chiesto di trattare questi temi e penso vi faccia piacere seguirmi in questo percorso. Spero vi possano essere utili… in attesa dei miei podcast e delle masterclass.
Vi suggerisco questa tesi di laurea: La fotografia concettuale: storia e tecniche
Questo approfondimento: L’OPERA D’ARTE nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
Infatti quando ci troviamo davanti ad un fotografo il cui pensiero è articolato e profondo come quello di Bresson e lo stile è variegato ed in continua evoluzione, cercare di classificarlo vuol dire ridurne la ricchezza e quindi, in ultima istanza, non riuscire ad apprezzarne né a comprenderne l’opera.
Bresson è comunque influenzato dal surrealismo ed è coevo alla crescita della fotografia concettuale.
Come spiegavo nel mio intervento sull’arte concettuale ripreso anche nel podcast, quest’istanza artistica si fonda su elementi di rottura col passato, sulle suggestioni che arrivano dalle scoperte sull’inconscio, sui mezzi tecnici che si evolvono e consentano una maggiore libertà nella creazione e nella manipolazione delle immagini.
Nelle fotografie che vi propongo Henri Cartier-Bresson apre un dialogo tra il reale, che fotografa magistralmente, la proiezione del reale, ovvero l’ombra, che esiste nella fotografia, ma non sempre nella realtà, perché varia al variare della luce, ed il contenuto simbolico evocativo che non ha una decodifica univoca, ma è legato alla mente dello spettatore.
La comprensione e la ricchezza simbolica ed evocativa dell’immagine è dunque legata alla sua interpretazione. L’interpretazione è favorita dalla “proposta” di Bresson, ma è amplificata dalla ricchezza del vissuto e delle connessioni che lo spettatore mette in atto con la propria cultura e la propria esperienza.
Da questa premessa si comprende chiaramente come cercare di “definire” il significato di queste fotografie ne imprigioni la potenza evocativa. Mi limito ad evidenziare quindi solo alcuni elementi che mi colpiscono.
In tutte e tre le fotografie troviamo elementi architettonici, ombre, e un elemento umano. L’elemento umano rende interessante lo scatto, senza questa presenza la fotografia sarebbe un sofisticato gioco di ombre e luci.
Nella prima immagine il bambino sembra riflettere, quasi intimorito. Le ombre sembrano presenza, impronte di qualcosa di reale che lo spaventa o che lo porta a riflettere.
Nella seconda fotografia il riquadro di luce, quasi in opposizione con i riquadri bui delle finestre, accoglie il gioco della bambina, o forse e la bambina che evoca la luce stessa, come fosse un riflesso della sua condizione interiore.
Nella terza fotografia la presenza di scale e di porte richiama gli enigmi, e contemporaneamente la rapidità con la quale la bambina sale la scala, sembra dimostrare che la piccola abbia trovato la strada e che la percorra con sicurezza.
Nel gioco dell’inconscio poi, realtà e proiezione della realtà dentro e al di fuori di noi si confondono e ci portano ad essere quello che siamo.
Per un ulteriore approfondimento vi rimando alla mia masterclass su Henri Cartier-Bresson
In lui la tradizione e l’equilibrio, l’amore per la forma e per l’essenziale, hanno costituito un importante supporto al gusto visivo. Quasi nulla è riportato di chi sia l’uomo, si elencano i premi, le mostre, gli workshop… a convalidare la sua origine non accademica che trova successo nel consenso generale.
Trovate qui uno studio sull’analisi del suo colore
Desidero sottolineare la sua capacità di trovare un cammino personale che viene identificato come stile riconoscibile e la riconoscibilità insieme alla capacità di soddisfare i gusti di un ampio pubblico, sono alla base del successo di un fotografo. Le sue fotografie hanno sempre un ritmo, un’alternanza cromatica e formale, un centro dell’attenzione inequivocabile, una notevole persistenza retinica del colore. Sono memorizzabili con facilità, prive di ambiguità formale.
La questione poi su che cosa sia uno stile e che cosa sia una ripetizione di forma di schemi o la nascita di stilemi richiede un approfondimento.
Il sito pubblica un elenco di archivi, istituzioni e collezioni.
Il sito pubblica collezioni in evidenza, recenti acquisizioni, immagini di pubblico dominio e altre informazioni fondamentali sulla fotografia d’arte.
Spesso i fotografi ignorano “lo stato dell’arte” e si concentrano solo sulla loro personale produzione.
Per chi voglia acquisire tecnica e comprendere la storia della fotografia, ma anche le recenti tendenze è indispensabile “guardarsi intorno”, non solo con un occhio curioso, ma anche approfondendo tematiche ed autori.
Il profilo Reader del coaching vi fornisce tantissime informazioni fondamentali che si articolano in un percorso.
E’ un modo ideato in contro tendenza rispetto alla didattica “di massa” e richiede che ciascuno dedichi tempo allo studio e alla comprensione delle proposte che vengono indicate. Da qui il carattere non semplicemente divulgativo di questi contenuti, ma un approccio più profondo alla materia fotografica e alle arti visive in generale.
Il Museo si trova nell’area milanese a Cinisello Balsamo. E’ in assoluto una delle realtà nazionali dedicate alla fotografia più interessante. Vi invito a visitare le mostre on line delle quali in seguito parleremo più diffusamente. Buona visione